Il Sentiero Smarrito

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Il Sentiero Smarrito

Amélie Fléchais

Recensore : Carlo Carpio

Nel corso di una caccia al tesoro organizzata dal “campeggio della felicità”, tre bambini si perdono in un bosco incantato e maledetto dalla triste separazione di una giovane coppia di sposi accaduta molto tempo fa, tra animali fantastici, creature magiche e un serrato scontro per aggiudicarsi il controllo di questa foresta misteriosa.

 

Sono queste le premesse della magica graphic novel “Il sentiero smarrito” di Amélie Fléchais, per la collana “Tipitondi” edito da Tunué.

L’autrice alterna pagine in bianco e nero a spezzoni colorati, a sottolineare l’enfasi di un momento particolare o per dare vita alla fervida immaginazione del più piccolo del gruppo che crede di essere un robot al servizio dell’umanità.

 

I punti di forza dell’opera sono senza dubbio i tratti con cui l’autrice plasma i personaggi, ognuno dei quali è caratterizzato nei minimi particolari: il guardiano della foresta, il montone e “Lei” sono magnifici.L’opera è scorrevole e molto piacevole.

Unica nota dolente, considerando che è un’opera diretta al pubblico più giovane, è il filo narrativo: non sempre si riesce a comprendere chi siano i buoni o i cattivi e il finale repentino lascia un po’ a desiderare.

 

Tirando le somme, l’opera della Fléchais rappresenta una favola moderna che mi sento di consigliare: ognuno troverà nelle vicende un po’ della propria infanzia letteraria, come “Cappuccetto rosso” o “Alice nel paese delle meraviglie”, racconti che tra l’altro hanno influenzato l’autrice stessa.