L’Ingrediente Segreto

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L’Ingrediente Segreto

Laura Sciacca

Recensore : Rosa Anna Confuorto

Tre dodicenni, che più diversi tra loro non potrebbero essere, si ritrovano coinvolti in una magica avventura nel giorno del loro compleanno. Ad accomunare Giorgio, Jamal e Marco non è però soltanto la stessa data di nascita, il fatto di frequentare la stessa classe e di vivere nello stesso condominio, ma anche e soprattutto quel desiderio di cambiamento e felicità che i tre custodiscono nel cuore. A questo desiderio, proprio come una fata madrina, risponde Matilde, la stramba pasticcera del paese. E’ lei a fare ai tre il dono più bello, che non risiede forse tanto, come siamo portati a credere, in qualcosa di materiale e quantificabile. Ad accompagnarli in questa avventura c’è Charlie, il saggio topolino e l’Orrido, il mostro rabbioso che tanto si impegna a mettere loro i bastoni tra le ruote. La sorte dei tre ragazzini e dei loro doni magici, dipenderà da quanto sapranno andare al di là delle trappole e dei pregiudizi che inevitabilmente si portano dentro, con un finale ricco di speranza e buonumore. Come si legge dalla copertina, questo breve romanzo nasce dalla mente di una giovane professoressa, di suo figlio e di un suo alunno, Simone, ed è palpabile tutto l’entusiasmo e la freschezza che i tre hanno saputo trasmettere alla storia. La lettura è scorrevole e piacevole e si vorrebbe quasi mantenere quell’atmosfera dolce e ingenua per altre pagine ancora. La bontà e i doni gratuiti della pasticcera Matilde cozzano fin da subito con la realtà che i tre ragazzi sono abituati a vedere: pur avendo solo 12 anni infatti, il mondo è per loro ingiusto, crudele, difficile, così come le loro vite fino ad allora. L’incredulità di fronte ai doni, scaccia però la durezza dei cuori, ed è bello notare come in un istante tutto sembri possibile e la speranza, solo appannata dal dolore, riemerga nei loro volti. L’avventura che vivranno è ancora una volta una prova per quelle asprezze dei loro rispettivi caratteri, che avevano finora impedito il nascere di una vera amicizia, di rispetto, di un gesto d’altruismo. Eppure alla fine è questo a vincere: il cuore puro di un bambino che sogna, che spera, che si affeziona, al di là delle apparenze e degli egoismi. Il finale strappa un tenero sorriso e sfido qualsiasi adulto a non desiderare che sentimenti tanto buoni, come il perdono, il coraggio e l’accettazione, potessero essere insegnati più spesso tra i banchi di scuola a ragazzi proprio come Jamal, Marco e Giorgio. La capacità di credere così fermamente in qualcosa è un dono che ogni bambino dovrebbe poter avere e ogni adulto dovrebbe conservare. L’ingrediente segreto è quindi proprio la meraviglia che scoppia nel cuore di ogni lettore e del dodicenne che è in lui.